Il Ministro dell’Economia chiarisce il futuro dei bonus

Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, è intervenuto a Milano per l’evento “Italia Genera Futuro”, primo degli incontri in giro per l’Italia del settimanale L’Economia del Corriere. Il Ministro ha chiarito alcuni punti fondamentali dell’attuale situazione economica italiana, chiarendo anche la posizione dei bonus.

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Da il Corriere della Sera sono state riportate le parole del ministro Giorgetti, il quale ha condiviso alcune strategie fondamentali che ora il Governo sta adottando per riuscire a gestire un momento delicato, e non solo dal punto di vista economico.

Ora serve una crescita senza bonus e sussidi che inquinano l’economia.

Ha detto Giorgetti, il quale si è mostrato anche molto fiducioso per le previsioni del Mef, su una possibile ripresa:

La prima cosa che mi sento di dire è che le previsioni che normalmente fa il Mef sulla crescita sono molto prudenti. Ma è anche vero che a volte vengono superate dalla realtà e quindi questo già di per sé è di buon auspicio.

Giorgetti sui Bonus: cosa accadrà in futuro

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Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito diversi punti quando gli sono state rivolte domande dai giornalisti durante l’evento tenutosi a Milano “Italia Genera Futuro”, innanzitutto sulla flat tax:

La logica della flat tax è esattamente questa. Premiare i bravi affinché diventino migliori. Deve essere uno sprono in qualche modo a fare sempre di più e superare la logica in cui ci si è adagiati negli anni. Una logica del sussidio. Con questa logica il Paese non va nessuna parte. E aggiungo io, con un tema di cui si parla poco, la tutela delle famiglie numerose. L’impatto demografico sarà devastante.

Dopodiché, il Ministro ha chiarito tutto ciò che riguarda i Bonus e quello che potrebbe avvenire in futuro con la gestione dei contributi e delle agevolazioni:

Noi abbiamo vissuto questi tre anni, una situazione in cui le regole europee di disciplina di bilancio, il patto di stabilità, erano sospese. Era possibile immaginare bonus, crediti di imposta di ogni tipo al di fuori di ogni regola. Basti vedere i livelli di indebitamento sul Pil fatti nel ‘21 e ‘22. Dall’anno prossimo le regole, sebbene riformate come auspichiamo, torneranno in vigore e quindi noi dobbiamo immaginare un’uscita graduale e il più possibile ordinata da questo sistema di bonus di sussidi. Diverso è il discorso di come utilizzare le risorse pubbliche per promuovere un’offerta, un’offerta nuova. Si guardi agli Stati Uniti dove la patria del capitalismo più sfrenato usa i sussidi pubblici per l’Inflaction reduction act (Ira).