Economia blu: gli incentivi previsti, come fare domanda
C’è tempo fino al 14 aprile 2023 per richiedere gli incentivi per l’economia del mare, ovvero finanziamenti per i progetti che promuovano la tutela dei mari, della biodiversità e dell’ambiente marino.
Imprese di diverso tipo (trasporto, industriali agroindustriali, artigiane, centri di ricerca) e altri soggetti possono beneficiare degli incentivi per l’economia del mare, ovvero finanziamenti per progetti che badino alla sostenibilità.
Tali incentivi sono previsti all’interno del bando transnazionale congiunto 2023 “The way forward: a thriving sustainable blu economy for a brighter future” che vuole:
Promuovere la trasformazione verso un’economia blu climaticamente neutra, sostenibile, produttiva e competitiva entro il 2030, creando e sostenendo nel contempo le condizioni per un oceano sano per le persone entro il 2050.
Obiettivo che si vuole raggiugnere attraverso la cooperazione tra gli Stati Membri, per anche stimolare i leader ad abbracciare concretamente lo sviluppo sostenibile.
Per la partecipazione al bando europeo Sustainable Blue Economy Partnership (SBEP) e che vede anche una maxi partnership a guida italiana, i soggetti interessati dovranno presentare il progetto per la cosiddetta fase di pre-proposta entro le ore 15.00 del 14 aprile 2023; invece la proposta per intero dovrà essere presentata entro le ore 15.00 del 13 settembre 2023, tanto in relazione al bando europeo che a quello nazionale.
Fino a 10 milioni per l’economia del mare: il bando
Fino a 10 milioni stanziati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per cofinanziare le imprese italiane che parteciperanno al bando europeo Sustainable Blue Economy Partnership (SBEP).
Tali incentivi rappresentano finanziamenti concessi a imprese e centri di ricerca che presentino un progetto d’innovazione e ricerca, cui focus sia la tutela dei mari e degli oceani. Ogni progetto presentato potrà ricevere dal MIMIT un co-finanziamento massimo di 800.000 euro.
La transizione verso un’economia blu resiliente e sostenibile è spronata dall’Europea e abbracciata dall’Italia, che attingerà alle risorse del PNRR per cofinanziare le imprese italiane selezionate dal bando transnazionale; una quota del 40% delle risorse sarà riservata unicamente alle realtà che sorgono nelle regioni del Mezzogiorno.
Attenzione però ai progetti ammissibili, i quali si ripete, sono solo quei progetti incentrati verso un’economia blu resiliente e sostenibile.
Fondamentale per tutti i progetti è che vi sia attenta cooperazione nei settori della scienza, dell’innovazione e dell’economia. Ogni progetto presentato deve inoltre essere sviluppato in accordo con le politiche dell’UE e a livello paneuropeo, nei differenti bacini marittimi (Mediterraneo, Mar Nero, Mar Baltico, Mare del Nord e Oceano Atlantico).