Case green: ecco come la nuova direttiva Europa influenza i bonus italiani
Come la nuova direttiva europea che riguarda le Case green potrà affettare gli incentivi statali finora in vigore? Ecco cosa cambia, cosa sapere e come saranno prese le decisioni relative a determinate agevolazioni come il Bonus caldaie, l’Ecobonus o il Superbonus da ora in poi.
Avevamo già accennato alle possibili novità che la vicina direttiva europea sulle Case green avrebbe potuto apportare; c’è da sottolineare che la suddetta direttiva è ancora discussa nel Parlamento Ue e non ci sono reali linee guida definitive, ma comunque iniziano a prendere forma i cambiamenti che per l’anno prossimo diverranno ufficiali.
La direttiva sta infatti prendendo sempre più forma e sono state date agli Stati membri alcune scadenze e misure da rispettare. Ecco allora tutte le novità che andranno nello specifico a modificare – ma non nell’immediato – i bonus che riguardano ambiti in cui è necessario attuare scelte più sostenibili.
Case Green e bonus: cosa cambia?
Tutte le nuove decisioni che il Parlamento europeo sta adottando sono importanti per l’osannata transizione ecologica che è di fondamentale importanza e molto urgente.
Infatti, gli Stati Membri devono adattarsi a scelte e politiche sempre più green, sostenibili e rispettose per l’ambiente; a tal proposito, a risentirne anche alcuni bonus perché adesso strutturati in modo da appoggiare l’acquisto di utensili non proprio “green”.
Si avrà tempo fino alla fine dell’anno per adattarsi, e dunque dal 2024 potrebbero essere eliminati o rivisti alcuni degli attuali bonus, come quelli sulle caldaie.
Saranno infatti apportate modifiche per far sì che i bonus spronino all’acquisto di impianti di riscaldamento ibridi o alimentati da energie rinnovabili. La scadenza che il Parlamento ha deciso di porre purché i diversi governi rivedano alcune misure è il 31 dicembre del 2023; dunque gli attuali incentivi rimaranno come sono per quasi un anno.
Dopodiché potrebbero cambiare assetto non solo i bonus che riguardano impianti come le caldaie ma anche altre agevolazioni quali il Bonus ristrutturazione al 50%, l’Ecobonus al 65% o il Superbonus al 90%, nonostante essi siano già più in linea con approcci più sostenibili e attenti alla garanzia del rispetto ambientale. Rimane da attendere che alcune direttive vengano rese definitivamente ufficiali e poi si avrà chiara idea di tutti i reali cambiamenti a cui ci si dovrà adattare.