Arriva Mia, addio al Reddito di cittadinanza: che fine farà l’assegno unico?
Con l’arrivo di Mia, la nuova misura di inclusione attiva che sostituirà il RdC, non è ancora chiaro se l’assegno unico sarà ancora disponibile per coloro che lo ricevono insieme al RdC. Scopriamo insieme come potrebbe cambiare l’erogazione della misura per le famiglie con figli a carico che percepiscono il sussidio.
Il Reddito di Cittadinanza (RdC) è una misura di sostegno finanziario destinata a cittadini bisognosi e finalizzata a incentivare l’inserimento nel mondo del lavoro. Tuttavia, a partire dalla fine dell’estate o dal prossimo anno, il RdC sarà sostituito da una nuova misura di inclusione attiva, chiamata Mia. Molti si chiedono cosa succederà all’assegno unico, che i percettori del sussidio ricevono automaticamente sulla carta RdC se possiedono i requisiti richiesti per accedervi.
Mia: come potrebbe cambiare l’assegno unico?
Anche se le informazioni sulla nuova misura non sono ancora definitive, si può ipotizzare che Mia avrà gli stessi obiettivi del RdC e quindi non ci dovrebbero essere problemi di compatibilità tra Mia e l’assegno unico. Ciò significa che l’agevolazione per le famiglie con figli a carico sarà probabilmente erogata automaticamente come fatto finora con il Reddito di cittadinanza.
Come funzionerà Mia
La nuova misura di inclusione attiva consisterà in un assegno dal valore massimo di 500 euro, destinato alle famiglie caratterizzate dall’assenza di occupabili. L’importo dell’assegno diminuirà a 375 euro se ci sono occupabili nella famiglia.
A chi spetterà Mia
L’importo massimo dell’assegno spetterà alle famiglie che hanno un minorenne, un over 60 o un disabile all’interno del nucleo, mentre saranno escluse le famiglie dove sono presenti gli occupabili. Per accedere all’assegno sarà necessario presentare un Isee inferiore a 7.200 euro, con una più generosa scala di equivalenza per aiutare maggiormente le famiglie di più componenti.
Rdc: come viene erogato l’assegno unico
I percettori del RdC con figli ricevono automaticamente anche il pagamento dell’assegno unico, senza la necessità presentare ulteriore domande. Di conseguenza, viene corrisposto un doppio importo direttamente sulla carta del Reddito di Poste Italiane.