Ape sociale 2023: come funziona e requisiti
Come nel 2022, è stato confermato l’Ape Sociale anche per il 2023. Si tratta del trattamento pensionistico anticipato, che consente di terminare la propria carriera lavorativa prima del previsto. Per fare domande vi sono tre finestre temporali: approfondiamo la questione.
La Legge di Bilancio ha prorogato per tutto il 2023 l’Ape sociale, il trattamento di anticipo pensionistico dell’Inps. L’indennità è erogata dallo Stato, entro dei limiti di spesa, a soggetti in determinate condizioni previste dalla legge che abbiano compiuto almeno 63 anni di età. Ma come funziona nel dettaglio e quali sono i requisiti?
Ape Sociale: ecco i vantaggi della misura
Vediamo quali sono i vantaggi dell’Ape Sociale e per quale motivo il governo ha deciso di prorogarla anche per il 2023. Questa consente di uscire dalla propria carriera lavorativa ben prima dei 67 anni previsti dalla pensione di vecchiaia. Sono sufficienti infatti i 63 anni di età. Per richiederlo è necessario avere una certificazione, che si può richiedere alla chiusura di ogni finestra.
Vediamo chi sono nel dettaglio i beneficiari dell’Ape Sociale 2023. In primis bisogna avere almeno 63 anni di età e almeno 30-32 anni di contributi versati. Inoltre possono richiederlo coloro che rientrano in queste categorie:
- Disoccupati a fine sussidio di disoccupazione
- Caregiver familiari (conviventi) da almeno 6 mesi
- Invalidi almeno al 74%
- Addetti a lavori gravosi per almeno sette anni negli ultimi dieci o sei anni negli ultimi sette
I possibili beneficiari potranno fare domanda per il 2023 sfruttando tre finestre temporali ben distinte:
- dal 1°gennaio al 31 marzo (esito entro il 30 giugno);
- dal 1° aprile al 15 luglio (esito entro il 15 ottobre);
- dal 16 luglio al 30 novembre (esito entro il 31 dicembre).
Quanto spetta ai pensionati?
Concludiamo valutando quanto spetta in termini economici ai beneficiari dell’Ape Sociale 2023. La prestazione prevede un trattamento economico di accompagnamento alla vecchiaia pari alla rata del trattamento pensionistico calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se inferiore a 1.500 euro. Se invece la rata della pensione ha un importo maggiore si riceverà un assegno di 1.500 euro.
