Bonus verde 2023: quali interventi copre?
Tutte le novità da sapere su uno dei Bonus confermati per il 2023, ovvero il cosiddetto Bonus verde (o bonus giardino): vediamo cos’è, come funziona, come e chi può richiederlo.
Il bonus verde è una una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per determinati interventi su giardini, terrazzi e aree verdi di edifici ad uso abitativo; il bonus rappresenta un’agevolazione che era già stata prorogata con Legge di Bilancio 2022 per altri due anni, quindi fino al 2024.
La detrazione è applicabile per i soli interventi nelle aree verdi di abitazioni che siano private e viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo, su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Il beneficiario una volta eseguiti i lavori e saldato il pagamento, avrà indietro una parte dei soldi investiti grazie appunto alla detrazione sull’Irpef da versare. Importante sottolineare che il pagamento delle spese deve essere forzatamente effettuato in modo che sia tacciabile, dunque con bonifico bancario o postale e simili.
Vediamo allora chi può richiedere il bonus verde e per quali interventi viene prevista la detrazione.
Bonus verde: come usarlo
Il bonus verde può essere richiesto da tutti i contribuenti che:
Possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese.
Specifica la pagina dedicata dell’Agenzia delle Entrate; anche se si dovesse risultare idonei però, non è detto la detrazione possa essere richiesta. Questo perché esistono interventi per i quali si può accedere all’agevolazione e interventi che invece non sono previsti all’interno del bonus verde.
Si può dunque accedere al bonus verde solo se gli interventi riguardano:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
- Spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.
Invece, impossibile richiedere la detrazione per le spese effettuate relative a tutti gli interventi disotto elencati:
- la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati
- i lavori in economia.