Bonus edilizia in caduta? Cosa sapere
Entrate ieri in vigore le nuove regole sui bonus edilizi che prevedono anche uno stop da parte del Governo alla possibilità di ricorrere alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura e il divieto per le pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti fiscali. Ecco tutte le novità.
In vigore da ieri tutti i cambiamenti apportati al Superbonus. La decisione del governo non ha poi troppo “appassionato” i cittadini, ma il ministro degli affari esteri e Vicepresidente del Consiglio dei ministri nel governo Meloni, Antonio Tajani, ha voluto subito chiarire come l’intervento sia stato necessario.
Il decreto è stato varato il 15 febbraio dal consiglio dei ministri ed è stato pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale; esso include diverse misure urgenti in materia di cessione dei crediti e non solo.
Le novità previste dal decreto e il “rifiuto” degli interessati
Per i nuovi interventi non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Anche la possibilità data agli enti pubblici di acquistare i crediti incagliati non sarà più disponibile.
È in vigore da ieri l’insieme di nuove regole sui bonus edilizi che prevedono appunto lo stop alla possibilità di ricorrere alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura e il divieto per le pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti fiscali:
La situazione era fuori controllo.
Ha detto Antonio Tajani, ma lo stop a tutte le cessioni dei crediti di tutti i bonus fiscali, non ha entusiasmato tutti.
Nel disattivare la norma quadro che regola le cessioni (dai quali comunque rimangono esclusi gli interventi che sono già stati avviati) il Governo ha fatto “infuriare” alcune categorie.
Il settore dell’edilizia ha infatti reagito con grande preoccupazione alle novità dettate dal Governo; seguono le parole della presidente dei costruttori Federica Brancaccio:
Se, come sembra in queste ore, il Governo bloccherà per sempre la cessione di nuovi crediti senza aver individuato prima una soluzione per sbloccare quelli in corso vorrà dire che si è deciso di affossare famiglie e imprese.
Anche Confedilizia ha mostrato la propria perplessità dopo la notizia dell’eliminazione della cessione del credito, ma comunque spera in un ulteriore cambio di rotta.