Milano: l’intervento di Visco all’Assiom Forex
Questa mattina durante il congresso Assiom Forex l’intervento del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ha definito l’attuale situazione economica mondiale e italiana.
Questa mattina a Milano ha avuto luogo il 29º congresso Assiom Forex (Associazione degli Operatori dei Mercati Finanziari). Dalle ore 9 presso il Centro Congressi MiCO un migliaio di delegati e le Autorità locali si sono riuniti per discutere di economia e modelli di business presenti e futuri.
Tra gli interventi da riportare le parole del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il quale ha messo in evidenza come nonostante il rallentamento dell’economia globale, ci siano buoni presupposti per una possibile “ripresa”, comunque di certo non immediata.
Ignazio Visco: “L’incertezza resta elevata”
L’intervento di questa mattina di Ignazio Visco si è concentrato su diversi temi legati all’economia e alla finanza globale, ponendo spesso il focus sull’attuale situazione italiana:
L’economia globale è in rallentamento; l’incertezza resta molto elevata anche se gli indicatori più recenti sono migliori delle attese. Anche le economie dell’Italia e dell’area dell’euro sono in decelerazione, dopo risultati largamente migliori del previsto nell’intero 2022.
Ha detto il governatore della Banca d’Italia, per poi dettagliare:
Nonostante la prevista ripresa della Cina, secondo le ultime proiezioni del Fondo monetario internazionale il tasso di espansione del prodotto mondiale dovrebbe collocarsi quest’anno al 2,9% dal 3,4 del 2022; per il commercio, si scenderebbe dal 5,4 al 2,4%.
Tornando a concentrarsi sulla situazione nel Bel Paese, Visco ha condiviso le seguenti previsioni:
Dopo la diminuzione dello 0,1% registrata nel quarto trimestre del 2022, la crescita dell’economia si ridurrebbe quest’anno allo 0,6% […]. Un’azione prudente della politica di bilancio ha contribuito, nel nostro Paese, alla riduzione del differenziale di rendimento rispetto ai titoli di Stato decennali della Germania, attualmente inferiore a 190 punti base, valore che resta tuttavia ben al di sopra di quello che sarebbe giustificato dai fondamentali e circa il doppio rispetto a paesi come Spagna e Portogallo.
Ignazio Visco ha poi ancora sottolineato che:
Fin quando le politiche di bilancio rimarranno improntate alla cautela, dovrebbe restare contenuto il pericolo di un aumento degli spread e dei suoi effetti negativi, oltre che sui conti pubblici, sull’economia real […]. I rialzi dei tassi ufficiali dovrebbero porre rischi nel complesso gestibili anche per le finanze private. In questa prospettiva rimane cruciale mirare, in un contesto di stabilità dei prezzi, a un durevole percorso di crescita, alimentato dalle riforme e dagli investimenti pubblici e privati.