Cibo, si apre una nuova era: consentiti i grilli in polvere
Gli insetti sono il cibo del futuro: ormai da tempo si discute sull’importanza di sostituire l’alimentazione con cibi che possono essere più sostenibili e che potrebbero risolvere molti problemi, legati all’inquinamento degli allevamenti e alla carenza di cibo in alcune zone del mondo. Ora, l’Ue apre definitivamente a questa possibilità, dando il via libera al commercio dei grilli in polvere.
Il cibo del futuro sta per arrivare sulle nostre tavole. Con una disposizione pubblicata nella Gazzetta ufficiale comunitaria, l‘Unione Europea ha dato il via libera al commercio dei grilli domestici in polvere, che saranno venduti come alimento. Una decisione che segna una svolta definitiva nel contesto dell’alimentazione, anche se da tempo si discute dell’importante contributo che potrebbe derivare dall’utilizzo degli insetti nel mercato alimentare.
Impatto ambientale, inquinamento, proprietà nutritive: sono questi gli elementi su cui si basano le argomentazioni di coloro che sono sostenitori dell’introduzione degli insetti nella nostra dieta quotidiana. E l’Unione Europea sembra aver accolto questa novità: da oggi cambia tutto.
Gli insetti arrivano in Europa: sono il cibo del futuro?
La decisione dell’Unione Europea genera già dubbi, malcontento e polemiche. In particolare si è detto contrario alla presentazione degli insetti come alimento sostenibile e a basso impatto ambientale il consigliere delegato di Filiera Italiana, Luigi Scordamaglia. “Sbagliato e diseducativo”, queste le parole utilizzate per descrivere il modo in cui vengono presentati gli insetti nel campo alimentare.
Non solo, Scordamaglia ci ha tenuto a sottolineare che la dieta italiana – ricca di nutrienti e di alta qualità – è anche a basso impatto ambientale, e per questo non ha nulla da invidiare ai nuovi cibi che vengono introdotti nel mercato europeo. L’allarme, poi, è per la presenza di possibili sostanze chimiche inquinanti che potrebbero essere contenute negli insetti, sottoposti a scarsi controlli di sicurezza da parte dei paesi di provenienza.