Manovra, il giudizio Ue: bocciato il nuovo tetto per i contanti
Nel complesso il giudizio che arriva dall’Ue sulla manovra italiana per il 2023 è in linea con le raccomandazioni e le indicazioni europee. All’interno della legge, però, ci sono alcune misure che richiedono una revisione o quantomeno un’attenzione maggiore: stiamo parlando del tanto discusso innalzamento del tetto al contante e del nuovo limite sui pagamenti con il POS.
Il giudizio dell’Ue sulla manovra italiana per il 2023 non è negativo. Il report pubblicato dalla Commissione Europeo sottolinea che in generale le misure previste dal governo Meloni sono in linea con le raccomandazioni europee. Un primo elemento positivo che però non elimina del tutto le criticità, che sono già state ampiamente messe in evidenza anche prima dell’esame dell’Ue.
Come dichiarato anche dal Commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, quello dell’Ue è stato un giudizio positivo ma con alcuni “rilievi critici”. Questi riguardano in particolare due proposte che hanno già fatto molto discutere in Italia: l’innalzamento del tetto per i contanti e l’inserimento di un limite per il pagamento con il Pos.
Manovra, Ue: i punti critici
L’Ue, infatti, ha messo in evidenza che ci sono alcune misure che non rispettano le indicazioni europee sull’evasione fiscale. In particolare, la decisione di innalzare il tetto per il pagamento con i contanti dagli attuali 2mila euro a 5mila euro fino ad arrivare all’inserimento di un limite (i famosi 60 euro) sotto il quale non sarà obbligatorio per gli esercenti accettare pagamenti con il Pos.
Nel mirino dell’Ue c’è anche la decisione di cancellare i debiti fiscali inferiori a mille euro che risalgono al periodo di tempo tra il 2000 e il 2015. Un’altra importante indicazione che arriva dall’Unione Europea è quella di prevedere misure mirate contro il caro-energia che vadano incontro alle famiglie più in difficoltà e alle imprese che hanno bisogno d’aiuto e che siano in grado di dare un concreto supporto contro l’aumento del costo dell’energia.