La Russa ripropone la leva militare: torna la mini naja volontaria?
Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha predisposto un disegno di legge che verrà presentato nei prossimi giorni e che punta a ripristinare un istituto – quello della mini naja volontaria – per i giovani italiani, a diciotto anni dalla fine della leva. La proposta è stata lanciata a Milano, in occasione della parata degli alpini.
Un nuovo disegno di legge verrà presentato a breve e punterà a istituire nuovamente la mini naja volontaria. Questo quanto dichiarato dal presidente del Senato italiano Ignazio La Russo durante la cerimonia di commemorazione degli Alpini tenutasi nella giornata di ieri, domenica 11 dicembre, a Milano, per commemorare tutti i caduti.
La proposta è quella di finanziare nuovamente un istituto, quello della mini naja, ovvero un percorso formativo che si sviluppa in ambito militare, e che può essere considerato come un misto tra servizio militare e servizio civile. A diciotto anni dalla fine della leva militare, quindi, si potrebbe tornare a parlare di questo tema con una formula ben diversa dalla precedente, non più obbligatoria ma su base volontaria, e vincolata al possesso del diploma di scuola superiore.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede il disegno di legge che verrà presentato da un gruppo di senatori su indicazione di Ignazio La Russa.
Mini naja volontaria: cos’è e come funziona
L’idea presentata da Ignazio La Russa è quella di estendere la durata nella mini naja volontaria da tre settimane a 40 giorni, con la possibilità di svolgere un periodo di addestramento militare nel corpo degli alpini o in uno degli altri corpi militari, in base alle richieste che arriveranno.
Non solo, la proposta prevede anche una serie di incentivi – come punti in più per la maturità o crediti per la laurea – a chi sceglie volontariamente di svolgere questo periodo di addestramento. Secondo La Russa, al momento, è impossibile ripristinare l’obbligo di servizio militare, ma la ridefinizione della mini naja è un primo passo importante da fare:
Se riuscissimo a fare in modo che i giovani italiani tra i 16 e i 25 anni possano, se lo vogliono, passare un periodo di 40 giorni a imparare cosa è l’amore per l’Italia e il senso civico, avremo fatto un grande servizio all’Italia.