Il bonus cultura eliminato dal Governo Meloni: cosa vuol dire?
Le intenzioni del governo Meloni stanno agitando molti cittadini, perché un emendamento della maggioranza (Fdl, Lega e FI) ha abrogato il bonus cultura destinato ai diciottenni.
Sono circa 230 milioni di euro annui i soldi non più finalizzati a quel che finora era il “bonus cultura” per i 18enni. Finisce dunque l’era di 18 App, che da anni permetteva ai più giovani di avere accesso a denaro che permettesse loro di acquistare libri, vedere spettacoli, andare al cinema e a teatro, visitare musei o mostre, acquistare ausili elettronici e molto altro.
Ora il denaro andrà a sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura, in quella che è una decisione criticata da molti. Poco entusiasta della scelta presa dall’intera maggioranza (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) che vuole l’eliminazione di 18 App, il presidente di Confindustria Cultura Italia, Innocenzo Cipolletta, il quale ha chiarito:
18 App è uno strumento fondamentale per stimolare i consumi culturali di tutte le tipologie: grazie a questo incentivo i 18enni di ogni anno comprano libri, musica, cinema, audiovisivi, giornali, ingressi a musei e mostre. I risultati, innegabili, sono stati molto positivi, tant’è vero che anche altri Paesi hanno questo dispositivo, Francia, Spagna e adesso Germania ci hanno copiato mutuando questo approccio. Il rischio quindi è di penalizzare ancor prima delle nostre industrie i giovani consumatori, sempre più avvezzi a questo incentivo, che sono altresì chiamati a una autonoma gestione delle proprie scelte culturali, come in un rito di passaggio. Proprio nel momento in cui l’Europa ci sta copiando una misura che aiuta le famiglie e rilancia i consumi culturali facendo leva sulla domanda dei più giovani, non riusciamo a comprendere la logica e non possiamo condividere il contenuto di questo provvedimento. Confidiamo che ci possa essere un ripensamento.
Addio 18 app, molti scontenti
Sono moltissimi ora a chiedere la cancellazione del ritiro del bonus cultura per i 18enni, il quale attraverso un emendamento della maggioranza è stato eliminato per invece indirizzare gli stessi fondi al mondo della cultura. La cosiddetta 18 App permetteva di accedere al bonus cultura per i 18enni per potere entrare in teatri, cinema, spettacoli dal vivo, comprare libri, sottoscrivere abbonamenti a quotidiani, periodici, l’accesso a musei, concerti e mostre. La maggioranza composta da FdI, Lega e FI hanno però proposto l’abrogazione della misura e i 230 milioni di euro annui andranno invece al mondo dello spettacolo e della cultura.
Appena giunta la notizia si sono creati pareri discordanti e in molti hanno iniziato a reagire, chiedendo al Governo di ripensare alla scelta, con soprattutto editori, librai, bibliotecari, autori, che hanno sottolineato quanto i 500 euro per i giovani fossero uno stimolo positivo, perché ha effettivamente “Consentito a migliaia di giovani di esplorare e avvicinarsi alla lettura in piena libertà”.