Tampon Tax: Iva ridotta per assorbenti e pannolini
Il dibattito sulla Tampon Tax, ovvero l’aliquota che viene applicata ad esempio su assorbenti e pannolini, si è acceso sempre di più negli ultimi anni. Dopo l’azione del governo Draghi, che aveva abbassato l’Iva dal 22% al 10%, è prevista un’ulteriore riduzione nel disegno della legge di bilancio.
Il prezzo di assorbenti e pannolini potrebbe finalmente diminuire. E’ quello che emerge dal disegno della legge di bilancio che è stato già approvato e che prevede un’ulteriore riduzione dell’Iva per diversi prodotti di prima necessità, come assorbenti e pannolini. La proposta del governo Meloni segue la strada già intrapresa dall’esecutivo precedente, che aveva scelto di ridurre l’aliquota dal 22% al 10% sugli assorbenti.
La “tampon tax” – così viene chiamata l’aliquota ordinaria che viene applicata anche su prodotti necessari come gli assorbenti – è al centro del dibattito da diverso tempo, con molti movimenti femministi che spingono per abolirla completamente. Se in Italia si sta procedendo per gradi, alcuni paesi all’estero hanno già attuato questa “riforma”, ritenuta necessaria non solo dalle donne.
Assorbenti e pannolini: Iva al 5%
Ma cosa prevede il disegno della legge di bilancio che è stato già approvato? L’Iva sugli assorbenti non compostabili scenderà ulteriormente dal 10% al 5% (per quello che riguarda gli assorbenti compostabili, l’aliquota era già stata fissata al 5% nel 2019). Il provvedimento non riguarda solo gli assorbenti, ma anche diversi prodotti necessari per l’infanzia, dai pannolini ai biberon fino ad arrivare agli omogeneizzati, che fino ad oggi erano tassati al 22% (l’aliquota più alta).
La conseguenza principale è quella sul prezzo finale del prodotto: teoricamente, essendo ridotta l’aliquota applicata su quel bene di consumo, il prezzo per il consumatore dovrebbe essere inferiore, riducendo così l’impatto sulla spesa delle famiglie italiane. In realtà va segnalato che, per quello che riguarda gli effetti sul prezzo di assorbenti, pannolini e biberon, sussistono ancora diversi dubbi e incertezze, per cui si dovrà attendere l’applicazione della misura per capire ciò che succederà concretamente.
I rivenditori, infatti, potrebbero decidere anche di trattenere la differenza (tra il prezzo con l’Iva al 10% e quello con l’Iva al 5%, se parliamo di assorbenti), senza modificare così il prezzo per l’utente finale. Un rischio concreto che potrebbe diventare realtà.